Il vino non finisce mai di stupirti, ogni giorno si possono fare nuove esperienze, nuove interessanti scoperte, come ad esempio quella che ho vissuto poche settimane fa al tavolo di un suggestivo ristorantino di Pirano. Al momento di decidere cosa abbinare al menù a base di pesce, il giovane titolare grande appassionato di vino, dopo essersi informato sui miei gusti, mi propone un’etichetta a me sconosciuta : uno Chardonnay dalla regione del Brda – Collio Sloveno, Mavrič il produttore. Considero la scelta di un vino un atto di assoluta libertà, uno spontaneo concedersi al fascino della scoperta, così ho accolto questa proposta come nuova avventura di conoscenza e uno speciale incontro con un vino per me nuovo.
Poi ho voluto conoscere da vicino chi questo vino lo produce, la sua storia e i suoi piccoli segreti di vignaiolo, eccomi quindi all’incontro con Danilo Mavrič a Plesivo (Slovenia), luogo dove si coglie l’essenza del Collio, dove il vino non conosce steccati, barriere e convenzioni.
L’essenza di queste terre è racchiusa in un formidabile sposalizio tra la tradizione Austroungarica e la salvaguardia dei grandi vitigni autoctoni Friulani, influenze storiche e varie vicissitudini hanno plasmato una schiera di talentuosi vignaioli, proprio come Danilo, con case e vigneti a volte tagliati a metà dai confini della politica, ma che hanno lasciato intatti i cuori di queste genti.
Con passo spedito andiamo subito verso la punta di una collina, siamo solo a quattro passi dalla sede della cantina che è stata ricavata sotto la casa di famiglia, qui la vista si rivolge a 360° in uno dei punti più alti del Collio. Ci troviamo nel vigneto di Ribolla, soleggiato, caldo d’estate e difficile da gestire vista la continua esposizione alle bizze del tempo, che da queste parti ha la cattiva abitudine di colpire con improvvise grandinate, ne notiamo tracce evidenti nelle cicatrici lasciate sui tralci. Ma il vignaiolo non si ferma, lotta e lavora nell’alternarsi delle stagioni, continuando a vendemmiare come ha sempre fatto. Una volta le famiglie possedevano qualche ettaro di vigna per le proprie esigenze, poi poco alla volta hanno imparato a fare il vino ripetendo gesto dopo gesto, sperimentando con gli occhi e con la memoria delle stagioni. Queste terre privilegiate si trovano in mezzo a climi alpini, mediterranei e continentali dove si creano condizioni climatiche adatte alla produzione di grandi vini.
L’azienda di Danilo Mavric nasce nel 1991 quando si decide di vinificare le proprie uve senza più conferirle alla Cantina di Stato, vengono acquistate le prime attrezzature per la vinificazione e dalla vendemmia 1993 nascono le prime bottiglie con l’etichetta di casa. Ascolto questo produttore e sento emergere l’inclinazione al dialogo, al racconto sincero delle sue piccole/grandi ambizioni, che sono quelle di valorizzare quello che si fa, imprimendo nei vini quel carattere forte e personale, tipico di un territorio fecondo. Perciò si confronta con scioltezza, senza presunzione, per lui è importante il rispetto del frutto raccolto e l’entusiasmo di mettersi sempre in gioco assecondando la variabilità delle annate.
Accetto di buon grado la proposta di andare in cantina ad assaggiare i nuovi vini ancora nelle vasche… perché non c’è niente di più esaltante nell’indagare la qualità di un vino nella sua prima fase di evoluzione. Per me tutto ciò acquista un significato profondo, diventare testimone di un momento unico : spillare piccole dosi di vino nuovo significa violare quella fase di intima trasformazione, mentre esso compie i primi passi alla ricerca di un equilibrio. Già da questi primi assaggi noto in questi vini una certa personalità e struttura olfattiva che promette bene. La vendemmia 2021 si è rivelata ottimale e la Ribolla si presenta di ottima sapidità, l’acidità è pungente e ti traccia la bocca come un frutto ancora acerbo, scattante. Lo Chardonnay propone note minerali evidenti, poi frutta gialla e mandorla amara, un ventaglio di aromi in definizione e la grinta di un cavallo di razza. La Malvasia Istriana è sicura, territoriale, ti domina all’istante con la tipica aromaticità e una struttura ben impostata, c’è già sapore di mare e di erbe mediterranee.
Bella soddisfazione inebriarsi della linfa vitale di questi vini ancora in erba, ma vibranti e decisi : le vinificazioni variano con differenti interpretazioni che vanno dalle più tradizionali e precise, alla più viscerale, dove si osa e si sperimenta qualcosa in più. Danilo crea vini che rivelano un gusto tutto personale senza invadere troppo con l’uso di tecniche di cantina, cercando sempre un’espressività autentica, ce lo dimostra con una serie di assaggi direttamente dalle botti di legno: è qui che si sviluppa la sua proverbiale maestria nel dosare i tempi di affinamento e i vari passaggi nei legni, un gioco di alchimie per ottenere quella fusione armonica tra equilibrio gustativo e tipicità del vitigno. I piacevoli sentori donati dalle essenze del legno infondono morbidezze e sfumature eleganti che riconosciamo nei toni della nocciola tostata, vaniglia e frutta disidratata.
E ora completiamo questo interessante incontro soffermandoci su alcune degustazioni della produzione Mavrič :
Ribolla 2020, frutto di un’ottima annata, le uve ben mature per la forte esposizione solare vengono fatte macerare per 15/20 giorni, termina la fermentazione in botti di Rovere di Slavonia e vi rimane per 12 mesi prima di passare in bottiglia. Un vino ancora “sperimentale”, al naso sviluppa profumi di fiori secchi, fieno, frutta disidratata e terra, probabilmente Ponca! I tannini si fanno sentire ma risultano ammorbiditi, in totale equilibrio con le parti acide, gradevole la lunghezza del gusto, eccellente il corpo. Una vera chicca in quanto ne vengono prodotte solamente 600 bottiglie.
Gigi 2019, tradizionale uvaggio da uve accuratamente selezionate di Ribolla 20%, Friulano 40% e Malvasia 40%, degno rappresentante di questi territori di confine : la fermentazione spontanea avviene in vasche di acciaio e termina in botti di legno per un periodo variabile in funzione della stagione, nessuna chiarifica né filtrazione, vino dall’equilibrio esemplare che esibisce con fierezza ampi profumi ben definiti come caramello, miele , frutta matura ed erbe aromatiche. In bocca è fresco e pulito, prolunga il gusto con linearità e intensità da vero fuoriclasse!
Cabernet Sauvignon 2016, uve prodotte in un’annata molto calda dove l’andamento climatico è stato ottimale per la completa maturazione del frutto apportando un importante grado zuccherino. Al calice appare di un rosso rubino intenso tendente al violaceo, mentre al naso emana profumi varietali di frutta rossa matura, prugna, ribes, amarena, tutto condito da eleganti sfumature speziate, dono ricevuto dalla permanenza in botti di legno per 24 mesi. La varie partite di vino affinano in diverse botti (tonneau e barrique) per poi essere tutte assemblate prima dell’imbottigliamento. Vino di carattere e buona complessità che richiede un rigoroso abbinamento a piatti ben strutturati.
Riflettendo sull’esito di questi assaggi, credo di aver riconosciuto il timbro dei vini d’autore, che nascono dalla passione per il lavoro quotidiano sulla terra ma anche dal talento e la capacità innata del vignaiolo, che sa ascoltare il battito vitale del suo vino, riconoscendo quando è maturo per offrirlo al consumatore.
INFORMAZIONI E CONTATTI
MAVRIČ DANILO WINES
Danilo Mavrič
Plešivo 36a, 5212 Dobrovo
Tel 386 41 320916
E-mail: vinarstvo.mavric@siol.net




