Cambiare idea

Cambiare idea

Se ci parlassimo per smentirci impareremmo ad ascoltarci di più. Le nostre esistenze sono un accavallarsi confuso e sorprendente di esperienze. Ognuna di esse ci permette di cementare alcune certezze che ci permettono di continuare il nostro cammino, come se fossimo scalatori in cerca di un appoggio.

Una volta creati, i nostri appoggi di conoscenza, non vengono più messi in discussione e rischiano di diventare dogmi (come ogni religione impone). 

Il vino, per fortuna, ci insegna molto di più. Ogni volta che proviamo a comportarci da “esperti” il vino è in grado di zittirci, di malmenare la nostra boria e di metterci a tacere perché la natura sa correggere se stessa. 

Ogni volta che impariamo qualcosa dal vino, lui ci impone di non far diventare quella stessa cosa un appoggio, un porto sicuro, perché quello che credete di sapere oggi, vi sarà smentito domani.

Il vino è la negazione della conoscenza che è l’affermazione del sapere stesso. 
Non esistono verità in questo mondo, ma soltanto ricerca. Se applicassimo le regole che la natura impone all’uomo alla nostra comunicazione, il mondo sarebbe molto più silenzioso e l’ascolto sarebbe estremamente attivo.

Esistono vini che sono in grado di farvi cambiare idea, non soltanto sul vino stesso ma su tutte le vostre certezze. Non dovremmo mai dimenticare il piacere profondo di cambiare idea, di ricominciare da capo, di provare nuovamente le sensazioni della prima volta, di capire in un secondo di essersi sbagliati e di poter rimediare.

Il vino è un suggerimento che la natura ci dà per rimetterci al nostro posto ogni volta che proviamo a non essere umani.

Matteo Bellotto

Condividi su