Nerello Mascalese, figlio della “montagna sacra”

Nerello Mascalese, figlio della “montagna sacra”

Va riconosciuto un grande merito all’Organizzazione nazionale assaggiatori vini – ONAV sezione di Pordenone, che ha saputo proporre un’interessante degustazione guidata, alla scoperta dei meravigliosi rossi di Sicilia.

Una carrellata di assaggi e confronti che ha messo in risalto lo straordinario lavoro portato avanti da piccole realtà, come ad esempio Calabretta.

Ci ha colpiti un Nerello Mascalese “vigne vecchie” 2007, da vigneti ad alberello situati sul versante settentrionale del vulcano, ecco un Etna Rosso Igt di grande fascino, elegante ed espressivo, lontanissimo da ogni possibile omologazione, ci ha regalato emozioni uniche.

Rosso rubino scarico, al naso ricordi di frutta a bacca scura, ciliegia matura e un richiamo al tipico odore di stalla, complesso ed elegante, si avvolge di speziatura dolce.

Bella l’acidità e potente nella struttura, ci fa capire la sua progressiva longevità, i tannini non sono aggressivi ma morbidi e ben equilibrati. Buono e basta.

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